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Perchè lo strip club è così importante per la trap?

Molta musica è stata scoperta negli strip club», ha spiegato il giornalista musicale Dart Adams. «I DJ lanciavano nuova musica e vedevano quante banconote venivano lanciate alle stripper mentre suonavano.

Articolo di
Gabriele Baldassarre
on
18
-
03
-
2020

Ci sono delle cose che su questo pianeta non potremo mai separare. Le stripper e lo strip club. Le banconote e lo strip club. Ma soprattuto il rap statunitense e lo strip club.

Se la cultura musicale afroamericana è sempre stata un ottimo ponte per diffondere parole, volti e storie di un’altra parte di mondo, alcuni elementi di contorno del genere musicale più ascoltato sulla Terra, ma non per questo meno importanti, si sono sempre prestati con più difficoltà alla comprensione globale, anche e soprattutto in Italia.

Tra questi il materialismo extrapiccante d’oltreoceano che soltanto oggi inizia ad essere letto, dopo anni di messaggi lasciati in visto, anche se al suo interno abbiamo ancora tante sfumature azzerate dalla nostra miopia culturale, volontaria o non che sia.

Su tutti uno dei luoghi più lontani e di cui ancora poco si è detto o capito riguardo al rap come cultura a 360 gradi è lo strip club, over-celebrato e onnipresente, ma di cui è ben chiaro a pochi il collegamento musicale così stretto e chiunque abbia mai ascoltato una briciola di musica sotto il centro degli States, da Ludacris a Lil Baby, sa di che si parla.

Ascolta ora “P-Poppin” di Ludacris

Cosa lega rap e strip club?

Gli strip club — tecnicamente definiti come locali notturni dove i clienti sono intrattenuti da ragazze che si esibiscono in danze a sfondo sessuale —in fondo esistono da sempre anche in Italia, ma nonostante le visite frequenti di Guè e Jake durante le riprese del reality show di MTV sui Club Dogo “Club Privé”, non è mai esistito quel tipo di legame musicale che per esempio ha portato Drake a partecipare alla cerimonia di ritiro della maglia di tre note stripper in un club di Houston qualche anno fa.

«Molta musica è stata scoperta negli strip club», ha spiegato il giornalista musicale Dart Adams. «I DJ lanciavano nuova musica e vedevano quante banconote venivano lanciate alle stripper mentre suonavano. Negli anni ’90, le persone che non avevano familiarità con la cultura regionale di Atlanta, Miami e Houston iniziarono a parlare degli strip club e gli artisti in tournée non vedevano l’ora di visitarli. Questo ha portato gli artisti a creare musica che suonasse bene negli strip club e non nei club tradizionali».

Nel 2015 GQ ha deciso di dedicare un documentario allo storico strip club di Atlanta “Magic City” con interviste a Future e al suo DJ Esco, che non a caso è il DJ del Magic City e non a caso è stato centrale nell’incoronazione di Future a re dello strip club, che oggi lo porta ad avere uno dei cachet più alti al mondo nella notte di Capodanno a Las Vegas.

Ascolta ora “March Madness” di Future e DJ Esco

Il ruolo delle stripper

«I DJ e le stripper sono dei veri e propri A&R», dice nel documentario una stripper del club. «Sappiamo cosa ci piace ballare e conosciamo un successo quando lo ascoltiamo».

Diventa quindi molto più chiaro il perchè anche dietro a fenomeni inversi come Trina, Eve e Cardi B, ex stripper che hanno completamente ribaltato la cultura dello strip club che riempiva le tasche dei maschi mostrando il corpo femminile, dando la possibilità a molte donne di girare il coltello dalla parte del manico.

«L’industria discografica ha usato le donne come carburante per spingere le vendite», ha spiegato Adams. «Queste donne hanno capito come usare l’esposizione del proprio corpo per darsi un valore senza essere schiave dello sguardo maschile».

«La musica qui parte dallo strip club», ha detto DJ Esco. «È qui che arriva per prima. È come le radici di un albero. Cresce dallo strip club e poi va nei club commerciali. E quando ce la fa nel club commerciale, di solito finisce in radio».

Ascolta ora “Money” di Cardi B

Non fa più strano dunque sentire espressioni da strip club come make it rain (far piovere soldi addosso al corpo di una stripper) in canzoni di Ariana Grande, visto che con i social, anche le radici di un albero non sono più invisibili a nessuno.

Ci sono delle cose che su questo pianeta non potremo mai separare e finché lo strip club continuerà ad essere la sorgente da cui far piovere i soldi dell’industria musicale, il rap e tutto ciò che va con lui, non potranno smettere di danzargli attorno.

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Autore:
Gabriele Baldassarre
Scrivo per Esse Magazine dal 2017 e quando ho voglia di scrivere, mi piace scrivere di cose che nessuno ha ancora scritto.

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