Italia

Rancore è l’unica vittoria del rap a Sanremo

E ha dimostrato quanto il contenuto possa cambiare il contenitore.

Articolo di
Nicolò Falchi
on
11
-
02
-
2020

Rancore ha vinto. Ha vinto il premio come miglior testo a Sanremo. Un testo rap. Per la prima volta. Ha vinto perché ha portato all’interno di una cornice nazionalpopolare il suo mondo e la sua poetica; la sua attitudine e la sua abilità nello scrivere. Nulla di più.

Lo ha fatto in punta di piedi, senza colpi di teatro ed effetti speciali, senza quel bisogno di far parte – citando una vecchia canzone di Bugo – “del giro giusto“.

È forse la prima volta che, vedendo la partecipazione di un’artista che apprezzo nel contesto sanremese, non ho avuto minimamente timore della “parruccata”, del classico rap annacquato dal pop: ero sicuro che Tarek avrebbe portato al Festival Rancore, è così è stato.

Guarda Rancore – Eden

L’Eden, il giardino delle delizie

Eden” è una canzone perfettamente in linea al suo percorso e coerente col suo ultimo album “Musica per bambini“. Un concentrato di tecnica, ricerca e fantasia. Un’altra dimostrazione, dopo quello della scorsa edizione col duetto con Daniele Silvestri, della crescita del rapper di Tufello, che ci ha consegnato nudo e crudo quello che per anni è stato il frutto proibito dell’Ariston: il Rap,  tanto per citare la mela del suo testo.

E, anche davanti ad una platea che non ha mai dato segnali di grande considerazione verso il genere, ha saputo farsi notare e colpire nel segno.

La mela di “Eden“, è il frutto dalle mille varianti  simboliche, che compie il suo percorso partendo dalla vicenda di Adamo ed Eva, passando per Magritte, fino al logo di Apple. Frutto proibito, oggetto di design e simbolo della New York sotto attacco durante l’11 Settembre, la mela per Rancore diventa dunque un filtro per leggere la realtà e alcune tappe della storia dell’umanità.

Il figlio dell’uomo, René Magritte, 1964.

"Se ogni scelta crea ciò che siamo
Che faremo della mela attaccata al ramo?"

Vince il rap italiano

Rancore ha vinto quindi il premio “Sergio Bardotti” come miglior testo a Sanremo, dimostrando – per dirla con le sue parole – quanto il contenuto possa cambiare il contenitore. Un risultato insperato ed eccezionale per tutto il movimento: qualsiasi siano le opinioni sul festival è sempre importante quando un brano di qualità riesce ad ottenere un riconoscimento sulla scrittura, punto cardine di tutto il genere rap.

Rancore è stato una rivoluzione e per il rap italiano è un altro passo avanti.

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Autore:
Nicolò Falchi
Autore, Copywriter, con un Master in "Storia e Comunicazione", membro della SISS. Attualmente a Barcellona.

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