Il rap è sempre stato legato al citazionismo di una certa cultura pop, all’interno della quale rientrano anche gli anime. Ma quali sono i preferiti dei nostri rappers?
Una delle caratteristiche preminenti dei testi dell’hiphop è sempre stato il citazionismo. La citazione alla cultura pop, il riferimento celere e fulmineo, l’analogia che rinunci all’instabile ponte del “come” sono tutte manifestazioni di una volontà descrittiva potente, che di fatto si riconduce alla potenzialità narrativa ed esplicativa di ogni strofa nel rap e, probabilmente, all’impeto comunicativo sotteso alle intenzioni di ogni artista.
Qualche giorno fa, però, riflettevo sul fatto che fra tutti i riferimenti cui un artista rap si rivolge, sicuramente egli ne ama uno in particolare: quello agli animeshon(solitamente abbreviato in “anime“), ovverossia le celeberrime serie o i film d’animazione giapponese ormai divenute culto anche per noi occidentali.
Se infatti i riferimenti alla cultura dei comics americani sono particolarmente diffusi in questo genere, di certo l’interesse nei confronti del cartone animato giapponese è sempre stato più che enorme, soprattutto perché la diffusione di alcuni di questi prodotti corrisponde a quella del rap stesso e dunque spesso e volentieri ha accompagnato la crescita personale degli artisti.
Un esempio? Se si ascolta un album come “MI Fist”, il primo disco ufficiale dei Club Dogo (2001), i riferimenti a “Kenshiro” potrebbero anche superare quantitativamente quelli a Jean-Claude Van Damme, l’attore culto dei ’90 esperto di arti marziali.
Ma dopotutto non ce ne dobbiamo stupire, soprattutto perché già nel 1998 Gué e Jake avevano deciso di porre in apertura di “3MC’s al cubo” una skit che campionava l’introduzione dello stesso cartone animato.
Ascolta ora: “Intro: Apocalisse ora”, di Sacre Scuole
Forse, infatti, è proprio grazie ad un esotismo spiccato – epifania prima dell’apertura che il genere avrebbe poi manifestato ad ogni sorta di contaminazione – che il ricorso ad un tale tipo di strumento diventa canonico e quasi istituzionale, tanto da portare quasi vent’anni dopo un artista a intitolare “KEN SHIRO” un brano nel disco italiano col record di streaming giornaliero.
Ascolta ora: “Ken Shiro”, di Machete
Non c’è dubbio, insomma, sul fatto che i rappers adorino gli anime profondamente. Ma quali sono i loro preferiti in assoluto?
Il manga, nato nel 1984, sarebbe stato riprodotto sul grande schermo solo negli anni ’90. Esso narrava la storia di un bambino (Son Goku) rimasto orfano e cresciuto dal nonno in un luogo sperduto fra le montagne che, incontrata la bella Bulma, sarebbe partito con lei per ritrovare le sette Sfere del Drago (le quali, se riunite, avevano il mititco potere di esaudire un desiderio del loro utilizzatore).
La serie, ebbe fin da subito un impatto significativo sul mondo dell’hiphop: si pensi a brani come “Money Clip”, di Chuck Inglish (“I was eatin’ waveforms, shittin’ on the Pro Tools / Hopeful my vocals, make a nigga strong like Goku”), o a “King of the dead” di XXXTENTACION (“Touch the sky and bring life to the dead / I watch my demons become Super Saiyan (Okay)”), divenuta celebre proprio per gli AMV (acronimo per “anime music video”) ad essa dedicati.
Ascolta ora: “Money Clip” di Chuck Inglish
Guarda ora: AMV XXXTENTACION – King of the Dead
Inoltre, sul versante italiano, si pensi al brano di Ghali contenuto nel “Machete Mixtape vol.4” intitolato proprio col nome del protagonista del celeberrimo anime: “Goku”.
Ascolta ora: “Goku” di MACHETE
“Naruto” (e il suo seguito “Naruto Shippuden”) narra la storia di un piccolo ninja orfano, emarginato poiché divenuto il Jinchuriki (“contenitore”) di un demone ispirato alla Volpe a Nove Code del folklore giapponese, e del suo sogno di diventare Hokage (capo del villaggio e ninja universalmente riconosciuto come più forte dello stesso).
Fondamentale, nella seconda parte della narrazione, sarà anche il suo desiderio di redimere il migliore amico Sasuke Uchiha, dopo la sua diserzione in cerca di vendetta contro il fratello Itachi, lo sterminatore del suo clan.
Su Pitchfork, l’MC Father di Atlanta ha dichiarato riferendosi al piccolo ninja vestito d’arancio: “Abbiamo sempre amato i Ninja. Abbiamo sempre amato i samurai e il loro codice”, per poi ricordare che i team di ninja – nel mondo di Naruto – siano caratterizzati dallo stesso senso di fratellanza delle gang.
In particolare, alcuni personaggi di questo anime spesso risultano particolarmente amati; uno di questi è Pain, uno dei villains maggiori della serie (“Throw up gang signs, Naruto / Put metal in my nose like Pain”, canta Lil Uzi Vert in “New Patek”).
Ascolta ora: “New Patek” di Lil Uzi Vert
Un altro personaggio amato in particolar modo è Sasuke (“Work-work-work, shout out to RiRi, ayy / Keep a blade on me like Sasuke, uh”, canta XXXTENTACION in “King’s dead freestyle”), mentre in “Anime World” Sahbabiicita Orochimaru e Gaara (“Orochimaru, snake a nigga / Ayy, just like Gaara, can’t play with niggas”).
Ascolta ora: “Anime World” di SahBabii
Fra gli italiani, invece, è celebre la citazione a Naruto di Salmo, nella diss-track contro Inoki “Stupido gioco del rap” (“Non puoi mettere Naruto contro Manuto”).
Ascolta ora: “Stupido gioco del rap” di Salmo
Uno dei film d’animazione giapponese poi divenuto un cult è “Akira”, il lungometraggio di impronta distopica ritrasmesso nelle sale qualche anno fa. Diretto da Katsuhiro Otomo, “Akira” è la storia di un ragazzo, Caneda, che in una futuristica Neo Tokyo tenta di salvare l’amico Tetsuo, preda di incontrollabili capacità psichiche ottenute a seguito di un incidente.
Kanye West ha parlato del film di recente via Twitter: “Questo non è solo il più grande obiettivo raggiunto dall’animazione nella storia. L’argomento è perfettamente calzante per l’attuale stato delle cose” (27 agosto 2019).
Il film, inoltre, è stato fondamentale per il videoclip di uno dei brani più noti del rapper: “Stronger” (che ne riprende diverse scene, come quella di Testuo in ospedale).
Guarda ora: Akira Kanye West comparison
Anche Logic cita il noto film d’animazione in “Upgrade”: “I’ve got the Akira on the wall / I just can’t follow their law / Swear to God that they know me / They don’t know me at all / And its all right, it’s alright / I’ve upgraded”.
Ascolta ora:
“Death Note” è un altro anime la cui influenza, nel mondo del rap, è stata fondamentale. L’anime in questione racconta la storia di Light Yagami, un ragazzo prodigio che trova il quaderno di uno Shinigami, il cui potere è quello di uccidere entro quaranta secondi la persona il cui nome venga scritto al suo interno. Obiettivo di Light sarà quello di uccidere ed eliminare i criminali, divenendo “il Dio di un nuovo mondo”.
Una delle più celebri citazioni per noi in questo ambito è sicuramente quella di Ghali in “Peace and Love”, in cui rappa: “A lei piacciono i miei dreadlocks (Eh) / Quanti rapper nel mio death note (Eh)”.
Ascolta ora: “Peace and Love” di Charlie Charles
In America invece, Denzel Curry canta in “Dark Tournament” “Killer, killer, killer, hitlist or that Death Note / Autographed by Justin Beiber, the future like HR Giger”.
Un’altra serie con particolare successo è stata “Attack on Titan”, che tratta del tentativo di sopravvivenza della razza umana dinnanzi ad ignoti esseri antropofagi denominati “Giganti”.
In “Wulf Titans” Xavier Wulf canta: “Call me Eren Yeager, when I swing they say ‘Ooh’ / Damn boy, I bet you knocked the shoulder blade loose / I say ‘Hell naw, I’m like a Armored Titan, fool’ / Titan Armor, Wulf style, now what you gonna do? / The answer’s real simple, kill yourself before I do”.
Infine, un’altra serie anime degna di nota è sicuramente “Inuyasha”. Essa tratta della storia di un mezzodemone cane (Inuyasha, appunto) che con la tredicenne Kagome inizia un viaggio alla ricerca della cosiddetta Sfera dei Quattro Spiriti, al fine di diventare un demone completo.
“Lookin Case Closed, man I’m poppin bottles / Anime drop top, I look like Inuyasha” canta Soulija Boy in “Anime” (un brano ricchissimo di citazioni al mondo dell’animazione nipponica), mentre XXXTENTACION dedica al personaggio l’omonimo brano.
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