Ci ha spiegato anche come è nata la collaborazione con Rondo.
Qualche giorno fa è uscito “Movie”, il singolo di Rondo in collaborazione con l'astro nascente del rap britannico Central Cee. Si tratta per entrambi del primo featuring internazionale e di un’occasione per costruire una fan-base estera. Di origini cinesi e sud-americane, Central Cee è cresciuto per le strade di Sheperd’s Bush, quartiere multiculturale di Londra Ovest. Quartiere che gioca un ruolo fondamentale nella sua musica: i pub, la costante presenza di musica dal vivo e gli street food di cucina internazionale rendono la zona un’enorme fonte di ispirazione artistica. Non a caso da quella zona sono usciti rapper di grande talento come il suo ex compagno di scuola @pyr3xliving, @fredo o @ajtracey.
Ha dichiarato di essere cresciuto tra l’old school hip-hop di suo padre e la musica dancehall & reggae della strada, che gli hanno permesso di sviluppare uno stile unico: a volte rappa sui tipici ottoni della musica jazz, mentre in altri si sentono fortemente delle influenze della musica orientale.
Il suo primo pezzo è uscito nel 2012, ma Cee ha iniziato a farsi un nome nel 2018 con “Running man”. Con l’uscita dei due freestyle “Next Up” e “Mad About Bars” a cavallo tra fine 2019 ed inizio 2020 la sua carriera è veramente decollata.
Tra giugno e ottobre dell’anno scorso ha pubblicato “Day In The Life”, “Molly” e “Loading” che ad oggi insieme superano i 39 milioni di visualizzazioni. Ha colto gli apprezzamenti di molti rapper importanti, tra cui @bigsean. Il forte artista di Detroit ha dichiarato a più riprese di apprezzare la sua musica. “Corri il rischio e rimani indipendente, ho appena rifiutato sei cifre” canta nel ritornello di “Pinging” e sarà proprio da artista indipendente che il 12 marzo pubblicherà il suo primo mixtape ufficiale “Wild West”, composto da 14 tracce senza alcun featuring.
Lo abbiamo intervistato per fargli qualche domanda.
Quanto è stata importante Sheperd’s Bush per la tua musica?
È una zona molto multiculturale quindi sono cresciuto ascoltando un sacco di generi diversi.
Non si tratta solo di musica, ma anche le diverse culture che mi hanno sempre circondato mi hanno ispirato in maniera differente, ma per la musica che faccio ora non mi sono ispirato a nessun artista in particolare.
Hai rifiutato un contratto a sei cifre per restare indipendente.
Perché hai preso questa decisione, e quali sono i vantaggi e gli svantaggi di essa?
In realtà non mi piace mai prendere la strada più sicura. Mi piace assumermi il rischio.
Sei cifre le ho calcolate appena e posso farle da indipendente, quindi i soldi non sarebbero stati un vantaggio dal contratto. Lo svantaggio sarebbe stato che io ed il mio team avremmo dovuto lavorare molto di più, anche se per noi questo non è un problema.
Hai in progetto qualche lavoro con altri artisti al di fuori del Regno Unito? Come è nata la collaborazione con Rondo?
È nata spontaneamente, mi ha solo scritto in DM in realtà. Ma all’inizio non si trattava di musica, siamo andati subito d’accordo. Mi piace la sua energia, è forte. Abbiamo instaurato una relazione via internet, ma è venuto a trovarmi di persona e lo rispetto per questo.
Presto è in arrivo una collaborazione con un artista spagnolo, Morad.
Come vedi il rap italiano?
Mi piace, sono un fan del rap italiano, mi piacciono i numeri che stanno facendo e mi piace il loro stile.
Chi sono I tuoi artisti italiani preferiti?
Sfera e Capo Plaza.
Hai iniziato con la musica a quattordici anni, ma la tua carriera è decollata solo l’anno scorso quando hai spento l’autotune concentrandoti più sul rap.
Cosa ti ha spinto a cambiare così radicalmente la tua musica?
Quando ho iniziato a cantare avevo uno stile simile a quello che ho ora, rappavo.
Ora sono passati quasi dieci anni e in questo periodo ho cambiato un paio di volte stile cercando di adattarmi a ciò che c’era di nuovo e ciò che andava di più e quindi questo cambiamento è venuto naturale. A volte sono in anticipo sui tempi, e probabilmente ci sono pro e contro di questo.
Pensi che il Regno Unito sia ancora lontano dagli Stati Uniti sul piano musicale?
Non è così indietro, è ancora indietro ma stiamo recuperando. So cosa stanno facendo gli americani e sento che ci stiamo iniziando a muovere come loro. Si tratta di chi è all’avanguardia, la gente prima di me non andava così veloce ma ho intenzione di migliorare ed arrivarci presto.
Sei nato in una zona difficile, le cose andavano male e pensavi che la tua vita fosse maledetta. Che consiglio daresti al te stesso di quel periodo?
Vivi il tuo film, “Trust the process”. Tutto fa parte del film: non sarà sempre tutto rose e fiori, ma ci saranno alti e bassi come in ogni film.
Grazie a Central per la disponibilità.
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